IL TEMPIO DI S. EMIDIO ALLE GROTTE


Alle pendici di una parete rocciosa in tufo, nell'entroterra ascolano,  si erge un tempio votivo dedicato a San Emidio, il patrono della citta' di Ascoli Piceno e il protettore dei terremoti.  Il tempietto rappresenta uno splendido esempio di arte religiosa barocca nelle marche e trova degna ispirazione nella chiesa di S. Maria della Pace a Roma. L'opera di Giuseppe Giosatti, l'architetto locale più rinomato del tempo, nacque per volere della popolazione per ringraziare il Santo dalla protezione concessa nel terremoto del 1703 e fu scavata nella parete rocciosa riportando così alla luce le antiche grotte paleocristiane.  
Per questo che si definisce "alle grotte"  proprio perchè il suo ambiente interno è costituito da grotte, tre per l'esattezza e furono aggiunti i pilastri che suddividono, ancora oggi, lo spazio in tre piccole navate sovrastate da volte a crociera in laterizi.
Nella parete di fondo lo spazio fu lasciato intatto per mostrare le lacerazioni dei loculi e delle fosse dove riposarono le spoglie mortali di Sant’ Emidio e dei suoi discepoli. La facciata barocca in travertino addossata alla roccia di articola in due ordini distinti e sovrapposti, al centro di quello inferiore vi è un portico ellittico di sei colonne doriche che sorreggono un cupolino con lo  stemma di papa Clemente XI (1700-1721), mentre quello superiore scandito da lesene è raccordato al sottostante mediante volute e arricchito da due angeli scolpiti che recano in mano un ramo di palma simbolo del martirio; infatti si narra che il Santo decapitato portò qui miracolosamente la sua testa per essere seppellito, in un luogo circondato dalla natura e dal silenzio.






                 





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