IL RESTAURO DELL' ASSOCIAZIONE CULTURALE "IL CIRCOLO CITTADINO"- ASCOLI PICENO
La fondazione del Circolo Cittadino risale alla fine del XIX secolo e dal 1973 ha la sua sede nel Palazzo Sgariglia, composto da due fabbricati posti in adiacenza; il primo provenendo da Piazza del Popolo, risale al XVI secolo mentre il secondo ad angolo con Rua Sgariglia, alla fine del XVIII secolo. Oggi l’edificio d’uso privato e’ sede di numerose attività ricreative e culturali, nonché punto d’incontro e ritrovo per la comunità locale grazie ad una sua caratteristica fondamentale ovvero la posizione centrale nel tessuto urbano. Presenta un trattamento a blocchi di travertino in facciata, quasi a sottolineare una continuità e non una separazione tra i due che sebbene connotati dalla semplicità delle linee e delle forme esterne, dalla bellezza dei cortili, si accompagna la qualità del materiale e la preziosità del colore acquistato nel tempo. Sempre di travertino risultano gli elementi decorativi dei vari prospetti, cornici, portali (quello centrale adornato da mascheroni con ornamenti floreali), finestre ad arco e architravate
Si sviluppa su
3 livelli comprensivi di altane; al piano terra le strutture orizzontali sono in
volte a crociera in mattoni come nei loggiati dei due cortili (su due livelli) connotati
da colonne in travertino dai capitelli di tipo corinzio al piano terra e dalle forme
più semplificate e tipicamente rinascimentali al primo piano.
I piani superiori (1° e 2°) sono realizzati con volte in camorcanna abbellite da affreschi otto- novecenteschi che contraddistinguono non solo i soffitti ma anche le pareti dei saloni e delle stanze minori.
Prospetto su Corso Mazzini |
Androne di ingresso |
L'edificio in seguito alle scosse subite a partire dal 24 agosto 2016 in poi, ha riportato diverse lesioni e danni che interessano alcuni zone dell’edificio, in particolare:
i cortili con lesioni su archi, colonne e capitelli.
Lesioni murature dei saloni del piano primo in corrispondenza degli architravi;
Lesioni diffuse sulle volte in camorcanna al primo
piano e secondo, dovute alla sconnessione degli elementi portanti delle stesse
(centine e tambocci) e sul perimetro delle stesse, dovute alla presenza di
materiale di risulta che compattandosi durante il sisma hanno generato spinte
orizzontali sulla camorcanna tali da lesionarla.
Inoltre sui prospetti una serie di
lesioni sugli elementi decorativi ovvero sulle finestre architravate del primo
piano, fessure nella parte centrale dell’architrave
Lesioni da ribaltamento si riscontrano nella parte
dell'edificio più a sud adibito ad unità abitativa, con danni a parete e a
solaio: abbassamento e lesioni della volta sottostante (PT/P1)
Tale stato fessurativo evidenzia il manifestarsi, durante il sisma, del meccanismo di ribaltamento che ha interessato la muratura longitudinale di questa porzione di edificio, nei confronti di quelle trasversali più corte.
Dopo gli importanti lavori di restauro
negli anni 70, per poter ospitare le attività del Circolo, il palazzo non è più
stato oggetto di intervento sino ad oggi. I lavori sono stati effettuati da
gennaio 2021 a settembre 2021.
Nell’intervento sono stati mantenuti parte dei presidi inseriti nella precedente
messa in sicurezza, quali alcuni tiranti metallici, e la
centinatura in acciaio degli archi e dei cortili, ovvero l’inserimento di
profili piatti ancorati alla muratura mediante connettori. Essi nel pronto
intervento hanno assicurato la stabilità locale degli elementi murari,
nell’intervento hanno facilitano le lavorazioni perché sostituiscono le centine
provvisorie, e per finire sono stati considerati integrati nel progetto di
rafforzamento locale realizzato con le fibre .
Di seguito il riepilogo sintetico di
elementi – danni – interventi:
RIPARAZIONE
DEL DANNO |
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PARTE
DELL'EDIFICIO |
DANNO |
INTERVENTO |
CORTILI - COLONNE
CAPITELLI - VOLTE |
Lesioni di tipo medio grave-lesioni passanti |
Gli interventi
previsti sono l’ inserimento di barre
in acciaio sui capitelli e sulle colonne
lesionate, come rinforzo degli elementi verticali nonché mantenimento della cerchiatura del
P.I. con collari in acciaio. Posa in opera di
tiranti atti ad assorbire le spinte delle strutture spingenti (archi e volte)
soprastanti. |
APPARTAMENTO |
Lesioni passanti |
L’intervento prevede oltre il mantenimento
di alcuni presidi di miglioramento del P.I., l’applicazione del materiale
fibrorinforzato all’estradosso della volta, posa in opera di cordolo
metallico e saldati ad esso tiranti
con chiavi esterne. -Ripristino soletta con rete e.l.s. sopra volta e delle finiture strettamente connesse
|
SALONI
|
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I locali affrescati del primo e secondo piano sono caratterizzati da
volte in camorcanna, che presentano
numerose lesioni e in taluni punti schiacciamenti dovuti alla caduta e
rottura del materiale sovrastante :tavelloni, cls e materiale di vario
genere. Infatti al sopra del sistema centina l’impalcato strutturale è di
latero - cemento di tipo “VARESE”. Quindi si è deciso di opererare
all’intradosso, effettuando dei tagli nelle porzioni non affrescate ma
pittoriche, rimuovendo il materiale depositato e creando
di un sistema di sospensione delle centine con molle mediante
cavi in acciaio inghisati alla soletta
armata dei solai in latero cemento. Si è provveduto poi alla ricostruzione dell’incannucciato e al
ripristino della porzione pittorica. |
RIDUZIONE
DELLE VULNERABILITA' |
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PARTE
DELL'EDIFICIO |
VULNERABILITA' |
INTERVENTO |
CORTILI – VOLTE IN MURATURA |
Scarsa capacità portante degli orizzontamenti |
Ulteriore intervento previsto è il rinforzo delle volte in muratura,
mediante applicazione di materiale fibrorinforzato all’intradosso finalizzato
a non alternarne la rigidezza e garantire un adeguato incremento della
capacità portante. L’intervento è stato esteso a tutte le superfici voltate
di entrambi i cortili sia a p. terra
che p. primo e si è provveduto al ripristino delle finiture strettamente connesse |
IL RESTAURO ARTISTICO
Si è provveduta alla:
- pulitura
e rimozione dei depositi superficiali incoerenti (polvere, terriccio ecc.) e
coerenti (polvere grassa ecc;
- risanamento
delle lesioni mediante iniezioni di malte naturali;
- ristabilimento
dell’adesione tra supporto murario ed intonaco sulle pareti, mediante iniezioni
di malte naturali a basso peso specifico; tra intonaco principale ed
intonachino e ristabilimento della coesione della pellicola pittorica mediante carta
giapponese e soluzioni di resine acriliche date a pennello
- per le lacune, reintegrazione delle parti mancanti degli intonaci dipinti mediante stuccature con malte uguali alle originali, reintegrazione finale ad acquarello e protettivo finale.
PROGETTAZIONE ARCH. MARCO GALIZI
COLLABORAZIONE ALLA PROGETTAZIONE: ARCH. MARTINA MERCURI
INTERVENTO EDILE E STRUTTURALE
REALIZZATO DALL’IMPRESA GIANCARLO MARIANI S.r.l.
INTERVENTO DI RESTAURO REALIZZATO DALL’IMPRESA HALT RESTAURI.
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